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In questa pagina troverai le risposte alle domande più comuni, non esitare a contattarci se hai la necessità di ulteriori chiarimenti.

Come prenotare il servizio installazione TV?

Il nostro servizio installazione può essere richiesto telefonando allo 02.37920522

  • dal Lunedì al Sabato dalle ore 8.30-20.30

Un nostro operatore ti fornirà tutti i dettagli necessari per la gestione della pratica, verrai contattato in giornata da uno dei nostri tecnici, per fissare il sopralluogo (se necessario).

E' obbligatorio il sopralluogo del vostro tecnico?

No, ma è consigliato per tutte le installazioni TV a parete, per verificare la piena compatibilità con staffe e accessori utili al montaggio a muro.

In quale zona operate?

Eseguiamo lavorazioni in tutta Milano e la provincia, su richiesta
valutiamo la possibilità di estendere il servizio anche fuori città.

L'installazione è certificata?

L’installazione è certificata e
rispetta la norma imposta dal Decreto Ministeriale 37/08 (D.M. 37/08 ).
Tutte le installazioni eseguite dai nostri tecnici, oltre che essere
eseguite a regola d’arte, sono conformi alla normativa.

Qual'è il costo ell'installazione TV a domicilio?

I nostri prezzi sono presenti nella sezione listino del nostro sito, cliccando qui

Cosa significa HDR (High Dinamic Range)?

Quando si scatta una scena che comprende sia una forte sorgente luminosa che
intense ombre, si noterà che i dettagli, in ombra o in luce, andranno
perdersi. Immaginate di scattare una foto in una stanza illuminata da
una finestra, purtroppo, nonostante la stanza sia esposta correttamente,
il panorama che si osserva dalla finestra è stato annullato dalla luce
bianca perché la finestra è sovraesposta. Oppure, il panorama che si
osserva dalla finestra è correttamente esposto ma sfortunatamente la
stanza è molto buia. Eppure guardando la scena ad occhio nudo si possono
osservare contemporaneamente sia il panorama dalla finestra che la
stanza.

Tuttavia, c’è un metodo che consente di mantenere il dettaglio di ogni singola parte dell’immagine: l’HDRI acronimo di High Dynamic Range Imaging.

HDRI (High Dynamic Range Imaging) è una tecnologia che estende la gamma dinamica di un’immagine e mostra i dettagli in ombra e in luce, permettendo la creazione d’immagini che siano il più vicino possibile simili all’effettiva quantità di luce presente in una specifica scena, cioè crea e gestisce immagini con un alto Dynamic Range.

Dynamic Range è una gamma di valori di luminosità tra il punto più e meno luminoso di una scena, essi possono essere registrati su un supporto (pellicola, lastra fotografica, carta fotografica) o sulla matrice di una fotocamera digitale.

In contrasto con le moderne fotocamere che hanno una bassa gamma dinamica, l’occhio umano è in grado di discernere molti più valori tonali e vede i dettagli di qualunque oggetto con qualsiasi illuminazione. Confrontando l’occhio umano e una fotocamera noteremo che: l’occhio umano può percepire 100 milioni di colori e sfumature in un istante, mentre una fotocamera è in grado di distinguere solo 16,8 milioni di colori, ciò è 6 volte inferiore.

La tecnologia HDRI consente di minimizzare questa discrepanza combinando diversi scatti per ottenere un’immagine molto vicino a quello che vede il fotografo con i suoi occhi. Tuttavia, i monitor, proprio come le macchine fotografiche, hanno una minore gamma dinamica e non possono rendere ottimale un’immagine HDR. Questo è il motivo per cui, una tecnologia chiamata Tone Mapping viene applicata per comprimere la gamma dinamica di un’immagine HDR, senza degradare la qualità delle immagini. L’immagine risultante è denominata immagine LDR (bassa gamma dinamica) e sembra molto meglio rispetto all’immagine originale.

La differenza è evidente se si fanno scatti ad alto contrasto.

Cosa significa WI-FI?

Il Wi-Fi é un protocollo di trasmissione
Wireless, ovvero senza l’ausilio di fili, per il supporto di reti ad
alta velocità che consente di utilizzare internet in qualsiasi
postazione senza necessità di usare cavi sparsi per tutta la casa o
l’ufficio.

Differenze tra cavi Ethernet Cat.5 e Cat.6?

Anche se il wifi è comodo, perchè non lascia cavi in giro per casa e consente a
tutti i dispositivi di collegarsi a internet, compresi cellulari e
smart-tv, c’è ancora chi preferisce i normali cavi Ethernet.

I vantaggi nell’usare i cavi invece del Wifi sono due: che si sfrutta al massimo la velocità della connessione internet e che in casa passano meno radiazioni che non si sa mai (anche se il wifi non è pericoloso per l’uomo).
Usare i cavi ethernet è abbastanza semplice, ma se c’è qualche dubbio teorico ed anche pratico su quali cavi usare e le differenze tra cavi ethernet, questa guida dovrebbe tornare utile.

La cosa importante da sapere riguardo i cavi Ethernet (cavi RJ45) è che non sono tutti uguali
In generale comunque tutti i cavi sono composti da 8 fili contorti, divisi in 4 coppie, con colori diversi, alcuni uniformi altri a righe bianche.
I cavi Ethernet sono però raggruppati in categorie numerate (cat) sulla base di specifiche diverse.
Più il numero di categoria diventa alto, più la sua velocità in Mhz è superiore perché più capace di eliminare le interferenze e isolare i fili tra loro.
I cavi comuni sono il CAT5, CAT5e, CAT6 e CAT6e.
Ci sono due principali differenze fisiche tra cavi Cat5 e Cat6: il numero di torsioni per cm di filo e lo spessore della guaina.

Cat5 è il cavo più lento del gruppo e, anche se in grado di gestire velocità 10/100 Mbps (Fast Ethernet) a larghezza di banda fino a 100 MHz, è ormai obsoleto e, credo, non più in vendita. Se si usano ancora cavi di questo tipo, vale la pena sostituirli.

CAT5e (Cat 5 enhanced) è attualmente il più usato nei nuovi impianti di rete, capace di ridurre notevolmente le interferenze. La Cat 5e ha una velocità massima di 1 GB al secondo.

CAT6 è un grande miglioramento rispetto Cat 5e, adatto per reti ethernet veloci da 10 gigabit con larghezza di banda fino 250 MHz.
Cat 6 è un cavo con separatore interno che isola le coppie di fili l’una dall’altra. Al momento, usare cavi Cat6 per la rete di casa non darà grandi vantaggi, ma se si vuol già essere pronti a possibili upgrade per il futuro, allora può essere una buona scelta.

I cavi si dividono anche in schermati (STP) e non schermati (UTP)
Poiché tutti i cavi Ethernet sono intrecciati,l’uso di schermatura per proteggere ulteriormente il cavo da interferenze è importante.
Il doppino ritorto non schermato può essere utilizzato per i cavi tra il computer e il muro, mentre per aree con elevate interferenze, ad esempio per i cavi che passano all’aperto o lungo pareti interne, allora può essere meglio un cavo STP.

Ci sono diversi modi per schermare un cavo Ethernet, ma in genere viene messo una pellicola protettiva intorno a ogni coppia di fili dentro al cavo.
I cavi STP sono più costosi, ma il segnale tiene meglio sulla lunga distanza.

Tutti i cavi UTP dovrebbero, in teoria, tenere bene fino a lunghezze di 100 metri tra switch o host.
Se ci fosse bisogno di cavi più lunghi, conviene usare un apparecchio intermedio che colleghi due cavi da 100 metri piuttosto che un unico cavo da 200 metri.
Questo non è un limite rigido, né una scienza esatta perchè cavi ben fatti non dovrebbero soffrire la lunghezza, ma è sempre meglio fare le cose senza strafare.

Per completare il discorso, vediamo come si compone la rete Ethernet
Al centro di qualsiasi rete Ethernet ci sono tre dispositivi a cui si collegano i cavi.
1) L’Hub è un dispositivo abbastanza stupido (infatti non viene venduto) che riceve un segnale su una porta e lo trasmette alle altre porte.
2) Lo switch è un hub intelligente, esamina la destinazione del pacchetto ricevuto e lo invia alla porta giusta e solo chi è collegato a quella porta lo potrà leggere.
3) Un router fa da gateway (porta principale) tra Internet e la rete locale e funziona anche come switch se ha più porte.
In una rete casalinga quindi c’è il modem / router /switch (che può essere un unico apparecchio) che porta internet ai computer tramite cavi ethernet.

Alcuni cavi Ethernet trasportano anche alimentazione (Power Over Ethernet)
Nei cavi 10/100 Mbps, solo due delle quattro coppie di fili sono utilizzate, quelle inutilizzate possono quindi essere usate per trasportare fino a 25W di potenza.
Questo tipo di cavo è in genere utilizzato per le telecamere IP o i ripetitori wireless.
Per sfruttare il PoE ci vuole comunque anche uno switch che lo supporti.

Per finire parliamo del cablaggio Crossover o cavo incrociato
Il cavo incrociato inverte le coppie dei fili e permette di creare mini-reti collegando due computer tra loro senza usare un router oppure per espandere una rete collegando più switch e router.
A meno che non si lavori come tecnico installatore di reti cablate, non si avrà assolutamente a che fare con i cavi incrociati.

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